La più grande esposizione mondiale dedica spazio al mondo dei cereali. Nel cluster dei tuberi e cereali il visitatore avrà la possibilità di assistere a un vero e proprio spettacolo: una gamma vastissima di cereali e piante, dal miglio e mais fino alle tipologie asiatiche e africane. La struttura architettonica del cluster è caratteristica: ricorda infatti la forma di un grande camino, che ospita un’area eventi e un’area dedicata alla distribuzione di piatti a tema.
L’ospite eccezionale del padiglione, Gualtiero Marchesi, ha decisamente apprezzato il pane all’amaranto, cereale dalla “rossa bellezza”. Ma non solo: panettieri di tutto il mondo collaborano tra di loro e sperimentano nuove ricette, come Il Congo e Haiti, i quali hanno creato il pane alla farina di baobab. Il cluster tuberi e cereali è quindi anche un luogo di sperimentazione, in cui si assiste alla creazione di prodotti multietnici, sfidando i limiti del gusto.
Un esempio? Il metodo “integralbianco“, un particolare tipo di farina che “dopo l’eliminazione della parte legnosa della crusca e la liberazione della fibra solubile, riduce il picco glicemico, che in Expo serve per la lavorazione della pizza giovane, dal sapore davvero unico e che nel suo impasto ha bucce di uva rosse, farro, avena, farina di lino dorato e molto altro ancora.”
Il visitatore, ogni sera, avrà inoltre la possibilità di gustare le nuove creazioni Expo durante l’happy hour, che prevede pizze, focacce e prodotti da forno provenienti da tutto il mondo.
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